giovedì 29 dicembre 2011

Commento a Giacomo

Giacomo 1:12 Beato l'uomo che sopporta la tentazione, perché una volta superata la prova riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che lo amano.
Le beatitudini sono il fine della speranza e si ottengono attraverso la pratica delle virtù. Questa proviene dalla sopportazione (paziente) del male e porta come premio una felicità interiore profonda. È la felicità di avere compiuto tutto il proprio dovere. La purificazione della fede riguarda l'anima del credente, l'azione della speranza la realtà esterna. Purificata dal male l'anima si riempie di bene attraverso il perseguimento di azioni nel mondo reale. L'anima riprende la sua vita dopo un periodo di morte nella fede dove le normali attività erano sospese per essere purificate. La vita nuova che l'anima comincia è la vita di fede nella speranza. Raggiunta la meta della speranza l'anima ha quindi raggiunto la meta della sua vita, che l'Apostolo chiama “corona della vita”. Essa è il punto più alto della vita di un uomo ed è la promessa che la speranza desidera. Essa viene data a coloro che amano il Signore perché coloro che lo amano sono coloro che mettono in pratica i suoi comandamenti. Questi devono essere messi in pratica non a parole ma con i fatti. “Corona della vita” indica anche la vita come premio degli sforzi nella fase della speranza, essendo la vita obiettivo della speranza come l'ascesi lo era nella fede.
Giacomo 1:13 Nessuno, quando è tentato, dica: «Sono tentato da Dio»; perché Dio non può essere tentato dal male e non tenta nessuno al male.
La tentazione è un'inclinazione al male. L'uomo debole nella prova cede al credere che Dio sia l'origine del male che sopporta. Ma Dio è purezza e nessuno può farlo peccare, quindi è impossibile che a sua volta inclini qualcuno d'altro al male. Inoltre Dio è sommo bene e non ama far peccare nessuno. Si rivela qui che chi pecca nella tappa della speranza tende a ritornare in quella della fede: chi non sopporta lo sforzo della tentazione ritorna a commettere l'errore di credere che Dio possa essere malvagio. Quindi chi ha raggiunto questa fase può retrocedere fino alla fase precedente, ma il recupero dello stato della speranza può comunque essere tanto rapido quanto la sua perdita.
Giacomo 1:14 Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce;
Giacomo 1:15 poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte.
Invero la brama di beni terreni attira l'intelletto su di sé, poi dà all'intelletto la disposizione adatta a produrre l'idea peccaminosa e quando questa è pronta e trasformata in azione: a questo punto la grazia è morta nell'anima del credente. È il processo contrario a quello che si ha nella pratica della virtù, dove la fede fa acquisire la verità e questa muove all'azione virtuosa.

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