venerdì 23 dicembre 2011

Commento a Giacomo

Giacomo 1:5 Se qualcuno di voi manca di sapienza, la domandi a Dio, che dona a tutti generosamente e senza rinfacciare, e gli sarà data.
La sapienza è necessaria per raggiungere la speranza. Dalla sapienza nasce il diritto e dal diritto la legge. Il patire a causa della legge genera la pazienza di cui parla l'Apostolo. L'uomo che ricerca la speranza è a contatto con le realtà del mondo che sono sempre misurate e acquistate con molta fatica. Dio al contrario dona generosamente e con larga misura.  “Senza rinfacciare” invece fa riferimento alla sapienza che l'uomo dovrebbe già possedere dai tempi della fede. Se qualcuno però non ne ha abbastanza o la perduta Dio la infonde ancora gratuitamente.
Giacomo 1:6 La domandi però con fede, senza esitare, perché chi esita somiglia all'onda del mare mossa e agitata dal vento;
Giacomo 1:7 e non pensi di ricevere qualcosa dal Signore
Giacomo 1:8 un uomo che ha l'animo oscillante e instabile in tutte le sue azioni.
La sapienza si acquista nel primo dei tre periodi, quello in cui deve essere coltivata soprattutto la fede e nel quale avviene la prima purificazione. La richiesta della sapienza va accompagnata quindi dalla virtù che la presuppone. La sapienza si colloca nel contesto dell'azione che è quello proprio della speranza poiché essa ora ha a che fare con l'ottenimento di beni esterni al soggetto. Non si spera in sé o in Dio, si spera in un evento, che consiste in un ottenimento di un bene .
Dunque la speranza mira ad ottenere un bene da Dio e per ottenerlo è necessario riconoscere che solo lui può donarlo e che lo farà sicuramente.
Giacomo 1:9 Il fratello di umili condizioni si rallegri della sua elevazione
Giacomo 1:10 e il ricco della sua umiliazione, perché passerà come fiore d'erba.
Giacomo 1:11 Si leva il sole col suo ardore e fa seccare l'erba e il suo fiore cade, e la bellezza del suo aspetto svanisce. Così anche il ricco appassirà nelle sue imprese.
Qui l'Apostolo passa a trattare del pericolo maggiore nella fase della speranza: le ricchezze. Sono il pericolo maggiore perché la speranza è speranza dei beni eterni e non di quelli passeggeri. Ciò vuol dire che i poveri che non hanno beni terreni sono elevati nella loro condizione perché scelta da Cristo stesso, al contrario dei ricchi le cui ricchezze davanti all'eternità durano quanto un filo d'erba.  Il sole è Cristo che secca coloro che pongono il fine delle loro azioni nei beni materiali.


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