lunedì 12 dicembre 2011

Commento a Giacomo

Giacomo 1:1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesù Cristo, alle dodici tribù disperse nel mondo, salute.
Giacomo è servo di Dio e di Gesù perché ha servito Dio nella fede e serve il Figlio di Dio nella speranza, si rivolge a tutte (le dodici) tribù disperse nel mondo, vale a dire a coloro che hanno coltivato la fede ( i tribali sono coloro che vivono in una famiglia allargata, separati da tutti gli altri perché hanno un'origine comune, un unico padre; e questi è il Dio della fede, che forma in Abramo una famiglia nuova nella fede) e si trovano ora, dopo aver cercato e trovato la verità, a metterla in pratica nel mondo reale; disperse, perché la fede che li ha separati dal mondo non li ha ancora riunite in un unico paradiso.  Infine indica lo scopo dello scritto: la salvezza (salute). La fede già aveva donato la salvezza (la fede -come dice S. Paolo- è il requisito minimo ma sufficiente per la salvezza) nel senso di una purificazione dalle colpe commesse, la speranza dona la salvezza relativa alle dinamiche della vita di fede, vale a dire la libertà dalla pena (che si ottiene solo con l'azione buona) e la purezza da quei peccati che si oppongono all'azione (come ad esempio l'accidia).

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