sabato 21 luglio 2012

Commento a Giacomo

Giacomo 5:1 E ora a voi, ricchi: piangete e gridate per le sciagure che vi sovrastano!
Giacomo 5:2 Le vostre ricchezze sono imputridite,
Giacomo 5:3 le vostre vesti sono state divorate dalle tarme; il vostro oro e il vostro argento sono consumati dalla ruggine, la loro ruggine si leverà a testimonianza contro di voi e divorerà le vostre carni come un fuoco. Avete accumulato tesori per gli ultimi giorni!
“Divorate dalle tarme” realizza la profezia di Isaia “Non temete l’insulto degli uomini, non vi spaventate per i loro scherni; poiché le tarme li roderanno come una veste”che contrappone l’uomo giusto e l’uomo iniquo. Se la giustizia si ottiene nella speranza e se questa ha a che fare con le realtà mondane, allora la giustizia è una virtù orientata al possesso di queste e quindi la ricchezza è il peccato che più direttamente le si oppone. L’oro e l’argento terreni sono contrapposti all’oro e all’argento della sapienza divina secondo il passo “È molto meglio possedere la sapienza che l'oro, il possesso dell'intelligenza è preferibile all'argento.”. La sapienza poi è la verità più alta, e la verità è il fondamento della giustizia. “La ruggine si leverà…e divorerà”: ognuno dopo la morte è accusato dalle conseguenze dei propri atti (la ruggine è l’esito del possesso della ricchezza) e da queste punito; ognuno viene punito con ciò con cui pecca. L’uso dei tempi passato, presente e futuro usati assieme si riferisce al passato, presente e futuro della fase attuale, la speranza. “Le vostre vesti…” è un riferimento alla fede: mentre i devoti pensavano a ripulire l’interno dell’anima i ricchi pensavano ad abbellirne l’esterno; “Il vostro oro…” fa riferimento alla speranza: ora accumulate oro e argento invece di tesori in cielo; “La loro ruggine…” riguarda il futuro della speranza, ovvero la fase della carità, dove invece di un fuoco d’amore troveranno un fuoco di dolore.

Giacomo 5:4 Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti.
Giacomo 5:5 Avete gozzovigliato sulla terra e vi siete saziati di piaceri, vi siete ingrassati per il giorno della strage.
Giacomo 5:6 Avete condannato e ucciso il giusto ed egli non può opporre resistenza.
I ricchi sono gli apostoli del peccato. Sono coloro che peccano al livello della speranza. Come ci sono tre livelli di santità ci sono tre livelli di peccato e i ricchi appartengono al secondo, il peccato contro la speranza. Tolgono la speranza ai poveri privandoli dei mezzi per sostenersi e progredire, saccheggiano a loro uso tutto ciò su cui possono mettere le mani. Se il peccatore della fede è tutto concentrato su se stesso e il suo mondo meschino il ricco pecca pubblicamente e verso molti. Pecca con i mezzi che Dio gli ha dato per raggiungere i beni eterni, che disprezza. Il ricco non è solamente il possidente ma tutti coloro che hanno ottenuto il potere nel mondo attraverso il peccato, cioè la stragrande maggioranza. Il ricco vuole ed ottiene tutto fino a derubare gli uomini della loro mente e infine della loro anima.

Giacomo 5:7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Guardate l'agricoltore: egli aspetta pazientemente il prezioso frutto della terra finché abbia ricevuto le piogge d'autunno e le piogge di primavera.
Giacomo 5:8 Siate pazienti anche voi, rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina.
Il Signore viene alla fine delle persecuzioni, al termine della carità, personale ed ecclesiastica. La virtù nella fase della speranza è come una pianta che da seme è divenuta albero. Cresce da sola ed ha bisogno solamente di difesa dai parassiti e di nutrimento. La difesa dai parassiti consiste in tutti gli avvertimenti contro i peccati della lingua, dell’ira e delle ricchezze che possono uccidere la virtù. Il nutrimento, cioè le buone azioni, servono invece ad aumentare velocemente le dimensioni dell’albero e a renderlo più resistente. Non è l’agricoltore che concima il terreno ma è Dio che –quando vuole- lo bagna. È lui che decide i tempi in cui l’albero viene nutrito, non il fedele. Le piogge d’autunno e quelle di primavera possono poi significare il nutrimento della fede e quello della speranza: la fede è una fase generalmente cupa e piena di timore ed è rappresentata da una stagione triste come l’autunno; la speranza invece è una fase di gioia e di attesa come lo è la primavera, che è gioiosa perché la natura rinasce e stagione di attesa perché si attendono i frutti dell’estate. 

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