martedì 17 luglio 2012

Mt 11,20-24: Il giorno del giudizio

Dal Vangelo secondo Matteo


In quel tempo, Gesù si mise a rimproverare le città nelle quali era avvenuta la maggior parte dei suoi prodigi, perché non si erano convertite: «Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi. E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai! Perché, se a Sòdoma fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a te, oggi essa esisterebbe ancora! Ebbene, io vi dico: nel giorno del giudizio, la terra di Sòdoma sarà trattata meno duramente di te!».

Anche la storia della Chiesa può essere suddivisa nelle tre fasi di fede, speranza e carità. Il primo periodo vede la predicazione degli Apostoli e la chiarificazione dei dogmi attraverso i primi Concilii e l'opera dei dottori della Chiesa, la purificazione degli eremiti e dei monaci è l'inizio della purificazione della fede dopo l'esplicitazione dei fondamenti della fede. Posseduta l'ortodossia dopo la lotta con le eresie può incominciare la purificazione della Chiesa. Questa dura fino agli Ordini mendicanti, che inaugurano la fase della speranza. Domenico e Francesco predicano dopo dodici secoli in cui la santità consisteva nel cancellare i propri peccati nella solitudine del chiostro: ora la santità diventa l'apostolato, il portare Cristo alla gente. Il domenicano potrà vincere la sfida con il benedettino rispetto alla vita più vicina a quella del Cristo non perché una sia oggettivamente superiore all'altra, ma perché i tempi sono maturi per imitare Cristo in un altro modo. Gli ordini mendicanti prima e i chierici regolari dopo (come i gesuiti) compiranno il loro apostolato in tutto il mondo e in tutti gli ambiti dell'umano. La teologia sistematizza le conoscenze, si applica al diritto e all'apologetica contro gli altri apostolati.  Ciò termina all'incirca con la rivoluzione francese. Essa pone fine all'espansione della Chiesa e questa lentamente perde tutte le conquiste fatte nei secoli precedenti. Nel secolo XVII perde le persone di alta cultura e nel XVIII le persone di medio-alta cultura; la prima guerra mondiale distrugge lo stato cristiano e la seconda la società cristiana; il secondo dopoguerra relega la Chiesa a minoranza internazionale. La Chiesa sale il calvario come il Cristo. La santità si trasforma. Dall'apostolo si passa al martire e dal religioso all'anima vittima. Ritorna l'immobilità ma non quella del monaco, tipica della fede; ma quella del malato inguaribile, del profeta inascoltato, dei sacerdoti mistici, simili al crocefisso. La carità è dono integrale, riguarda anima e corpo e quando Dio agisce in anima e corpo significa che si è nel tempo della carità. La carità, poiché non ha niente oltre, non parla in parabole, è esplicita, per questo chi la rifiuta si espone al giudizio, e a chi più ha più sarà richiesto.

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